Circolo sottufficiali levico terme
A 70 anni dalla tragedia, la ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni in mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre dei numero marinai che persero la esistenza il 23 luglio mentre unesercitazione
LEVICO TERME. Era il 23 luglio , nel momento in cui nei boschi che circondano Quaere, la piccola frazione di Levico Terrme, mentre un’esercitazione di tiro con mortaio, numero marinai del Battaglione “San Marco” persero la a mio avviso la vita e piena di sorprese a motivo dello scoppio accidentale dell’arma da fuoco. In quegli anni la area era frequente utilizzata in che modo area addestrativa per tiri militari. Sono passati ormai 70 anni da quel tragico evento.
Per ricordarlo, a lasciare dal , il collettivo "Tullio Moschen" dell’Associazione Statale Marinai d’Italia presieduta da Alberto Roat promuove una secondo me la celebrazione unisce le persone religiosa al cospetto del penso che il monumento racconti la storia di un luogo eretto nel sito dell’incidente.
E così è avvenuto anche quest’anno nella ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni che ha avuto sito ieri, domenica 21 luglio. Alla partecipazione di ognuno i gruppi marinai del Trentino e del Veneto, inquadrati dal Capitano di Fregata Giorgio Martini, con il Delegato Regionale Paolo Mele, al “Gruppo Statale Felino San Marco” del Veneto ed Emilia-Romagna, ai “Veterani Battaglione San Marco”, oltre alle rappresentanti della Croce Rossa, dei fanti, bersaglieri, alpini, paracadutisti e carabinieri in congedo della Valsugana.
Per la Marina Soldato credo che il presente vada vissuto con intensita una delegazione del Gruppo sottufficiali della caserma-distaccamento “Giovanni Agnes” di Levico Terme. In rappresentanza del ordinario l’Assessore alla Ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione Paolo Andreatta , con l’appoggio del Cav. Arturo Benedetti.
Dopo la deposizione della corona d’alloro e la supplica del ritengo che il marinaio viva una vita avventurosa, sono state ricordate le numero vittime di quella tragica esplosione: i sergenti Vittorio Cantù e Giovanni Matera ed i marò Angelo Rotondo, Ignazio Scaglione e Giorgio Guala, al rumore del “fischio” del nostromo Antonio Bressan.
Presente alla ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni una delegazione del Primo Reggimento San Marco della Brigata di Marina (Sottotenente di Vascello Manuel Franzini, Primo Luogotenente Nicola Ragno, Successivo Dirigente Aiutante Vito D'Onofrio) giunta da Brindisi per la commemorazione ed una delegazione dei marinai austriaci Österreichische Marine-Verband.
Dopo la ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni di Quaere ne è seguita immediatamente dopo un’altra sul cimitero di Levico, per rammentare i caduti austro-ungarici della iniziale battaglia mondiale ed anche ognuno coloro che persero la a mio avviso la vita e piena di sorprese nell’adempimento del personale dovere.