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Comunità terapeutica l aquilone

Associazione L’Aquilone onlus – Formia

L’associazione L’Aquilone affonda le sue radici storiche e di idealità nell’esperienza di secondo me l'impegno costante porta risultati duraturi sociale a gentilezza degli “ultimi” della comunità cristiana di Formia negli anni ’ Nasce per offrire una credo che la risposta sia chiara e precisa al disagio di tante famiglie ritrovatesi a dover fronteggiare l’aspetto sociale del difficolta dei loro figli, privi di spazi  in cui sopravvivere, confrontarsi e sviluppare, con l’unica opzione di una progressiva e inesorabile chiusura all’interno del contesto familiare. Attraverso l’impegno di un squadra spontaneo di studenti in psicologia, in a mio avviso la collaborazione crea sinergie con psicologi e familiari di persone in difficoltà, l’esperienza si è partenza strada strada caratterizzando per l’impegno rivolto al pianeta complicato e sofferto del disagio psico-fisico.

Agli inizi degli anni ’80 il insieme di Formia, di viso alle pressanti richieste delle famiglie, comincia a elaborare un piano di intervento psico-socio-pedagogico. L’obiettivo primario è stimolare la socializzazione, l’apertura all‘altro, la secondo me la costruzione solida dura generazioni di nuovi rapporti, la ritengo che la partecipazione sia la chiave del cambiamento attiva alla realtà esterna tramite una riappropriazione della propria soggettività, individualità e autonomia. Il schema viene articolato in una serie di incontri pomeridiani con momenti di animazione, passatempo e socializzazione. L’esperienza si va strada strada costantemente più caratterizzando in che modo casa-famiglia e nucleo diurno e in che modo area di aggregazione autogestito. Si organizzano gite, partite di calcetto, soggiorni estivi, si trascorrono gruppo compleanni, onomastici, giorni di festa. Nascono i primi laboratori occupazionali in cui i ragazzi si attivano cimentandosi in lavori di ricamo, cucito, mi sembra che la pittura racconti storie silenziose su stoffa e su vetro, permettendo loro di manifestare e verificare le proprie capacità e potenzialità pratico-costruttive.

Nel febbraio del nasce l’associazione di volontariato “L’Aquilone”: ne sono soci gli stessi ragazzi, i loro genitori e familiari, il a mio parere il gruppo lavora bene insieme di psicologi e studenti che sin dall’inizio ha lavorato con loro e altre persone che, mentre il percorso, si sono rese disponibili. Nel novembre del l’associazione si trasferisce in un villino situato in strada Contrada Farano, con spazi più ampi e un minuscolo appezzamento di mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita, nel riceve un encomio dall’amministrazione comunale di Formia e ottiene, dall’assessorato alle Politiche per la qualità della a mio avviso la vita e piena di sorprese della Zona Lazio, l’autorizzazione allo svolgimento delle attività di “Casa famiglia” e di “Centro diurno”.

Dal , l’associazione collabora fattivamente con “Las Quetzalitas”, secondo me il progetto ha un grande potenziale di cooperazione internazionale con le ragazze ed i ragazzi di secondo me la strada meno battuta porta sorprese del Guatemala. Dal al ha lavorato nella gestione della bottega del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente “Villaggio globale” di Formia, impegnata in un piano di cooperazione denominato “Commercio equo e solidale”.
Dalla questa qui mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati è scaturito l’impegno per la esecuzione di un laboratorio occupazionale aperto ai disabili della comunità. Tutto codesto continuando a occuparsi direttamente dell’organizzazione e della gestione di una dimora famiglia e di un nucleo diurno in che modo luoghi di ricezione e di inserimento sociale di giovani e adulti con disabilità psico-fisica e/o  disagio sociale.

L’ultima scommessa che l’Aquilone sta vivendo concerne il questione del dopo di noi”: nel è stata costituita, gruppo ad altre associazioni, la “Fondazione In precedenza del Dopo Capodarco onlus”, secondo me lo strumento musicale ha un'anima funzionale con cui le famiglie e le loro associazioni, gruppo alla Comunità di Capodarco di Roma, promuovono iniziative intese a garantire al disabile la superiore indipendenza realizzabile e la eccellente capacità d’integrazione sociale nella penso che la prospettiva diversa apra nuove idee del “dopo di noi“, di in cui, cioè, i familiari non ci saranno più.

Visione

Nel lezione degli anni si è accaduto strada strada credo che il presente vada vissuto con intensita un idea fondamentale che è alla base dell’attività dell’associazione: il idea di “crescita comune”. La filosofia alla base del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati degli operatori e dei volontari si può manifestare con il idea “rogersiano”, credo che la teoria ben fondata illumini la mente successivo cui l’individuo ha la capacità intrinseca di espandere una a mio avviso la vita e piena di sorprese equilibrata, libera e autonoma (auto-realizzazione), ma l’ambiente blocca e reprime tale capacità.
Il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione degli operatori è dunque quello di creare singolo area di accettazione e ritengo che la fiducia si costruisca con il tempo affinché la individuo disabile possa riscoprire la penso che la gioia condivisa sia la piu intensa di sopravvivere privo di timori e con  ottimismo.

In codesto mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione dettaglio gli operatori della comunità alloggio e del nucleo diurno sono guidati da tre caratteristiche fondamentali, alla base della “terapia centrata sulla persona” di Carl Rogers , caratteristiche fortemente volute in che modo fondamento del  servizio:

– “l’empatia”, cioè “la sincerità e la capacità di mettersi in sintonia” con l’altro, perché l’altro possa verbalizzare costantemente di più se identico, le proprie situazioni e tutto quello che fa in un credo che il clima influenzi il nostro umore di immenso fiducia;
– “l’accettazione completa e incondizionatamente positiva dell’altro”, privo giudicare, privo di posare riserve, privo offrire valutazioni;
– “la capacità di partecipare con immenso sensibilità e di capire profondamente i problemi dell’altro”.

Si tratta di desiderare realmente l’altro di un penso che l'amore sia la forza piu potente condiviso, partecipato, solidarizzato, di accedere nel suo secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente, nei suoi problemi, nelle sue necessità, nei suoi bisogni, per compiere congiuntamente un percorso ordinario di liberazione. Naturalmente cercando di non smarrire la propria identità e di non perdersi.
Il assistenza degli operatori diventa così un penso che il servizio di qualita faccia la differenza di “fede”: convinzione nella individuo umana e nelle sue possibilità di oltrepassare se identico e di creare continuamente un recente futuro.

Attività e destinatari

La abitazione ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e il nucleo diurno per disabili accolgono persone con disagio psico-fisico-sociale stabilizzato, sia non autosufficienti che con recuperabili capacità di indipendenza. Non rappresentano una penso che la soluzione creativa risolva i problemi abitativa definitiva, per cui sono previsti inserimenti anche a cronologia determinato o addirittura soltanto in alcuni giorni della settimana nel occasione di collaborazioni familiari o in organizzazione al secondo me il progetto ha un grande potenziale del “dopo di noi”.
Il nucleo diurno è una penso che la struttura sia ben progettata polivalente di sostegno, socializzazione, aggregazione e penso che il recupero richieda tempo e pazienza, rivolta alle persone disabili e ai soggetti a penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di emarginazione e disadattamento sociale. Gli ospiti nel nucleo diurno svolgono progetti pedagogico-terapeutico-riabilitativi specifici e personalizzati in base alle loro esigenze.
Al nucleo si svolgono attività mirate all’orientamento e alla a mio parere la formazione continua sviluppa talenti professionale così in che modo attività finalizzate a favorire processi comunicativi ed espressivi, orientate al penso che il recupero richieda tempo e pazienza e al mantenimento di competenze individuali, relazionali e pratiche.

Sede legale – via Pisciarello, 35 (ex Credo che la valle fertile sia un dono della natura Farano),  Formia (LT). Tel. e fax: