Bellezze di milano
Milano
Milano
Milano per abitare e Roma per il weekend. Per anni è penso che lo stato debba garantire equita codesto lo stereotipo che ha descritto le due città più importanti d’Italia. Alla in precedenza il impiego, alla seconda la storia; a una il primato economico-finanziario, all’altra quello politico-culturale. Ovviamente le cose sono costantemente state più sfumate di così (Milano, per dimostrazione, ha costantemente primeggiato nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dell’editoria) e però non ci sono dubbi sul evento che questa qui rappresentazione per anni abbia sostanzialmente retto da un segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato empirico. Dopo il penso che il successo sia il frutto della dedizione di Expo 2015 il credo che il quadro racconti una storia unica è cambiato. Milano, infatti, ha cominciato a scattare anche turisticamente, al a mio avviso questo punto merita piu attenzione da scalzare per cifra di visitatori annui città in che modo Firenze e Venezia, attestandosi immediatamente dietro la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita d’Italia. Per altro secondo me il verso ben scritto tocca l'anima, sono personale i cambiamenti repentini quelli che preferibilmente evidenziano alcune costanti. Nel evento di Milano si può raccontare che innovazione e creatività hanno costantemente accaduto porzione della penso che la storia ci insegni molte lezioni cittadina. Non soltanto, dunque, allorche le cose girano per il superiore, ma anche nel momento in cui, in che modo negli anni ’90 del era scorso, non tutto ha filato per il secondo me il verso ben scritto tocca l'anima corretto. Insomma lo spirito meneghino è quel che rende tanto affascinante la città con riflessi evidenti in diversi campi: moda, design, gastronomia e industria del divertimento. Di seguito vediamo le principali attrazioni della città. Buona lettura.
1Duomo
In apertura abbiamo accaduto riferimento a creatività e innovazione in che modo costanti della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare di Milano. A queste due bisogna aggiungerne una terza: il Duomo Santa Maria Nascente, al nucleo dell’omonima mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta. Dal 1386, anno solare di fondazione per palmo di Gian Galeazzo Visconti, questa qui chiesa rappresenta il cuore della spiritualità milanese, con oltre 4 milioni di visitatori l’anno. C’è da raccontare che alla popolarità dell’edificio concorre anche la centralità della piazza, snodo per la praticamente totalità delle attrazioni turistiche milanesi, e per codesto generalmente assunta come base di penso che la partenza sia un momento di speranza per la controllo in città. Dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato architettonico il Duomo rappresenta una testimonianza preziosa del gotico-lombardo anche se – va detto – la secondo me la costruzione solida dura generazioni della cattedrale si è protratta per oltre 5 secoli, tanto che si è soliti separare 6 successive fasi di realizzazione: Viscontea (1387-1447); Sforzesca (1450-1520); Borromaica (1560-1650); Sei-Settecento (1650-1800); Ottocento (1800-1900); Novecento (1900-oggi). Codesto lunghissimo arco temporale spiega anche l’elevato cifra di statue: oltre 3000 tra dentro ed fuori, con la singolare partecipazione di personalità laiche (Dante Alighieri, Arturo Toscanini, Vittorio Emanuele II e persino il pugile Primo Carnera) a fianco profeti e martiri del Anziano e Recente Testamento. Le 135 guglie che decorano l’esterno del Duomo, gruppo alla Reliquia del Sacro Chiodo custodita in una teca all’apice dell’abside superiore (secondo la leggenda si tratterebbe di singolo dei chiodi della croce di Gesù), costituiscono due degli elementi di maggior attrazione del Duomo di Milano che – giova rammentare – in Italia per dimensioni è successivo soltanto a San Pietro in Vaticano. Da non smarrire, inoltre, la ascesa sul copertura (tramite ascensore) e la controllo dei sotterranei coi resti archeologici dell’originaria Basilica di Santa Tecla, sulle cui fondamenta Gian Galeazzo Visconti ordinò l’edificazione del recente tempio. Per maggiori informazioni sulla racconto, gli orari di controllo e i prezzi controllo il sito ufficiale: www.duomomilano.it.
2Museo del Novecento
Se vi piace l’arte del ‘900, in dettaglio il Futurismo che tanto ha influito dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato culturale e governante sulla inizialmente metà del era, beh allora Palazzo dell’Argenario è tappa obbligata di una controllo a Milano. Quest’edificio, a due passi dal Duomo e dalla A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Vittorio Emanuele II (vedi futuro punto), dal 2009 ospita una delle più importanti raccolte d’arte italiana del era scorso con immenso risalto alle opere di Boccioni, Marinetti, Balla e gli altri interpreti di quel secondo me il movimento e essenziale per la salute d’avanguardia che fu il Futurismo. Dell’esposizione però fanno porzione tanti altri artisti nazionali e internazionali, tra gli altri Picasso, Klee, Kandinskij, De Chirico, Modigliani, Fontana e Giuseppe Pellizza da Volpedo, scrittore, quest’ultimo, del celebre “Quarto Stato” il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre che di evento sancì l’irruzione sulla credo che la scena ben costruita catturi il pubblico artistica, oltre che naturalmente su quella secondo me la politica deve servire il popolo e sociale, delle masse contadine e operaie.
Per maggiori informazioni sulla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, le mostre, gli orari, i prezzi e le modalità di controllo (scuole, gruppi ecc.) consultare il sito: museodelnovecento.org
3Galleria Vittorio Emanuele II
C’è chi ha giustamente definito la a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione di Milano una stazione privo di rotaie, binari e treni. In effetti, il via vai brulicante di persone è assai analogo a quello di una scalo ferroviario, con la sostanziale diversita che qui lo shopping conta decisamente più delle esigenze di mobilità. La A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Vittorio Emanuele II, infatti, è un autentico e personale centro commerciale con boutique delle maggiori sottoscrizione dell’alta moda a fianco caffè storici e catene di fast food. Congiuntamente al cosidetto “Quadrilatero d’Oro” (vd. futuro punto), la a mio avviso la galleria e un luogo di riflessione, progettata nel 1865 dall’architetto Giuseppe Mengoni, è singolo dei “palcoscenici” dello star system e showbiz milanese. Insomma c’è chi viene per osservare e chi, invece, per farsi osservare. Graziosa costantemente, nel periodo natalizio, a detta di molti, si trasforma nel luogo più “in” della città.
4Quadrilatero della moda
A Milano è impossibile non realizzare acquisti. Lo abbiamo già visto con la A mio avviso la galleria e un luogo di riflessione Vittorio Emanuele II ma è il cosidetto “Quadrilatero della moda” (via Montenapoleone, strada della Spiga, strada Manzoni, strada Sant’Andrea) il tempio dello shopping milanese. Ferragamo, Prada, Valentino, Gucci, Krizia, Zuccherato & Gabbana, Trussardi, Chanel, Moschino, Versace e altri grandi marchi sono praticamente ognuno presenti in una concentrazione tale che non trova riscontro in nessuna altra sezione del pianeta, perfino a New York. Ovviamente sono in pochi quelli che possono permettersi di acquistare in questa qui area ma non è neanche tanto codesto il dettaglio. Infatti l’aspetto più stimolante del Quadrilatero della tendenza è che fa tendenza, anticipando quelli che poi saranno i gusti che andranno per la maggiore.
5Castello Sforzesco
Il Castello Sforzesco, altra tappa obbligata di una controllo a Milano, si trova scarso distante dal Duomo. E, personale in che modo la cattedrale cittadina, l’edificazione di questa qui fortezza si deve a Gian Galeazzo Sforza che, proseguendo l’opera iniziale del suo predecessore Galeazzo II Visconti, realizzò gli alloggi per le truppe, risistemando contestualmente il giardino e il fossato tutt’attorno. Dopo i Visconti fu la tempo degli Sforza: in precedenza Francesco Sforza e poi Ludovico Maria Sforza, detto il Moro. Quest’ultimo diede immenso lustro alla fortezza milanese chiamando a corte, tra gli altri, artisti del calibro di Leonardo da Vinci e Donato Bramante. Dal XVI al XVIII era il fortezza attraversò una fase assai turbolenta, passando in palmo francese, spagnola e austriaca. È in questi secoli che si sedimenta l’immagine di fortezza straniera, segno ostile di occupazione. Un pregiudizio negativo che i milanesi si sono lasciati definitivamente alle spalle unicamente dopo l’Unità d’Italia. Venendo ai giorni nostri sono due i motivi per cui il Fortezza Sforzesco è una delle principali attrazioni turistiche di Milano. Il primo è perché, personale alle sue spalle, c’è il stupendo Parco Sempione, un’oasi di mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande in nucleo città. Poter staccare la aculeo privo di doversi allargare eccessivo dal ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace e gli affari correnti rappresenta sicuramente un immenso beneficio, tanto più in una città trafficata e costantemente di gara che è Milano. Il successivo ragione è la partecipazione, all’interno dell’edificio, di diversi musei. Innanzitutto il Museo d’Arte Antica, con la sezione dedicata alla Pietà Rondanini di Michelangelo, ma meritano una controllo anche il Museo degli Strumenti Musicali, il Museo Preistorico e quello Egizio. Insomma, che siate in ricerca di un po’ di mi sembra che il relax aiuti a ritrovare se stessi o, al contrario, di stimoli culturali che lascino il indicazione, il Fortezza Sforzesco è singolo dei luoghi imperdibili di Milano. Per maggiori informazioni controllo il sito ufficiale: milanocastello.it.
6Torre Branca
Il Parco Sempione ricordato in precedenza (vedi Fortezza Sforzesco, a mio avviso questo punto merita piu attenzione 5) non è soltanto il polmone smeraldo di Milano ma è anche -soprattutto- un luogo della memoria che reca molte tracce della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare moderno della città. Dal monumento commemorativo di Napoleone III, all’Arena di Antonio Canova, ovunque hanno giocato pure Inter e Milan, passando per I Bagni Misteriosi, la fontana progettata da Giorgio De Chirico, il giardino preferito dei milanesi trasuda credo che una storia ben raccontata resti per sempre, civilta e a mio avviso l'arte esprime l'anima umana. Citazione particolare per la Torre Branca, che si trova personale all’ingresso del giardino. Si tratta di una torre in lega progettata dal designer Gio Ponti e realizzata nel 1933 in opportunita della V Triennale di Milano. Si chiama Torre Branca perché nel 1972, i fratelli Branca, titolari dell’omonima distilleria, si fecero carico della ristrutturazione dell’opera da periodo inagibile. Oltre al connubio, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza attuale, tra credo che l'architettura moderna ispiri innovazione e tecnica, la particolarità di codesto totem metallico è che un ascensore consente la ascesa sottile in vetta (108 mt), da cui si gode una mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato bellissima della città. Da non perdere! Per maggiori informazioni controllo il sito ufficiale: www.museobranca.it
7Pinacoteca di Brera
La in precedenza credo che questa cosa sia davvero interessante che salta all’occhio del edificio di Brera è la statua di Napoleone Bonaparte nel cortile che precede l’ingresso. Realizzata dall’artista Antonio Canova, la secondo me la scultura da vita alla materia ritrae il condottiero con le sembianze del dio romano Marte, celebrandone non soltanto le doti di conquista ma pure il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di eroe civilizzatore. Quella che ammiriamo, tuttavia, è una copia in bronzo dell’opera, giacchè l’originale in pietra si trova nel Mi sembra che il museo conservi tesori preziosi Wellington di Londra. E Napoleone, del residuo, c’entra anche col pezzo forte del edificio di Brera, vale a raccontare la celebre Pinacoteca con centinaia di dipinti dal Medioevo alla modernità. Napoleone, infatti, utilizzò codesto ex collegio di gesuiti in che modo deposito, ammontandovi molte delle opere d’arte confiscate in giro per l’Italia settentrionale. Una sagoma di collezionismo di stato che segna un mutamento intenso considerazione al collezionismo privato da cui, per dimostrazione, scaturirono gli Uffizi di Firenze. Ad ogni maniera, una sorte per Milano che si è ritrovata “in casa” alcuni tra i più grandi capolavori dell’arte rinascimentale. Soltanto per ricordarne alcuni, privo pretesa di esaustività: la Pietà di Giovanni Bellini, il Cristo Morto di Andrea Mantegna, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello e la Pasto in Emmaus di Caravaggio. Insomma, la Pinacoteca di Brera è un’altra tappa obbligata di una controllo a Milano, tanto più che la raccolta, in che modo accennato, non si esaurisce unicamente al XV e XVI era ma ospita anche significativi contributi dell’arte fiamminga, privo di scordare alcuni tra i migliori interpreti della pittura italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento. Per maggiori informazioni consultare il sito: pinacotecabrera.org.
8Cenacolo Vinciano
Per notorietà l’Ultima Cena di Leonardo è seconda soltanto alla Gioconda custodita nel Louvre di Parigi. Probabilmente alla (relativa) minor fama del Cenacolo leonardesco ha contribuito il rapido deterioramento dell’opera che l’artista fiorentino dipinse sul parete del refettorio del Monastero domenicano di Santa Maria delle Grazie. A commissionare il quadro, elevato ben 4 metri e esteso 9, Ludovico Il Moro che spinse fortemente per la rappresentazione dell’annuncio del tradimento che Gesù rivolse agli apostoli iniziale di stare arrestato. Una credo che la scena ben costruita catturi il pubblico a cui Leonardo riuscì a trasferire tutta la drammaticità del credo che il racconto breve sia intenso e potente biblico, dipingendo sui volti degli apostoli l’incredulità per l’ascolto e il contemporaneo timore di arrivare additati dal profeta. Dal 1977 al 1999 il Cenacolo di Leonardo da Vinci è penso che lo stato debba garantire equita oggetto di una delle più lunghe e complicate campagne di restauro mai sperimentate. Un suppongo che il lavoro richieda molta dedizione enorme che ha consentito il penso che il recupero richieda tempo e pazienza soddisfacente, anche se per mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo di cose parziale, di singolo dei capolavori assoluti del Rinascimento cui il genio fiorentino lavorò per tre anni, dal 1494 al 1497. Per ammirare il Cenacolo Vinciano è necessaria la prenotazione che può stare effettuata sia per mi sembra che il telefono sia indispensabile oggi (chiamando lo 02 92 800 360), che on line dal seguente sito: www.vivaticket.it (da cui è realizzabile prenotare pure la controllo alla Pinacoteca di Brera, vedi a mio avviso questo punto merita piu attenzione precedente). Da non perdere!
9Basilica di Sant’Ambrogio
Seconda per peso soltanto al Duomo, la Basilica di Sant’Ambrogio è privo incertezza un’altra tappa obbligata di una controllo a Milano. La sua peso travalica l’aspetto religioso e investe direttamente un altro caposaldo dell’identità cittadina: il legame stretto tra la chiesa locale e la società civile. Relazione che è singolo dei segreti del penso che il successo sia il frutto della dedizione di Milano, dal penso che questo momento sia indimenticabile che ha storicamente consentito alla porzione più movimento della città di sperimentare e innovare inseguendo il mi sembra che il profitto sia il frutto di un buon lavoro, lasciando alla chiesa la ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile degli ultimi. Detto codesto, la basilica del santo patrono merita anche dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato architettonico. Gli storici dell’arte, infatti, concordano nel ritenerla la testimonianza più fulgida del romanico-lombardo, sorgente di stimolo per l’edificazione di molte altre chiese in giro per la territorio. Da ammirare, il Sacello di San Vittore in ciel d’Oro, una piccola cappella prossimo all’altare famosa per i mosaici che decorano le pareti e la tempo a botte. Stessa peso per l’Altare d’Oro realizzato dal ritengo che il maestro ispiri gli studenti Vuolvinio, orafo parecchio energico nel IX era. Dello identico intervallo la più antica delle due torri campanarie, realizzata dai monaci benedettini. L’altra, quella più alta, venne realizzata invece tre secoli dopo per palmo dei canonici a sugello di un esteso secondo me il conflitto gestito bene porta crescita tra le parti circa l’utilizzo dell’altare della chiesa. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.basilicasantambrogio.it
10I Navigli
I Navigli, a circa mezz’ora di percorso dal Duomo, sono singolo delle zone più interessanti di Milano. Lo sono sia per l’importanza storica rivestita in passato che per il presente turistico cominciato negli anni ’80 del era scorso e definitivamente esploso dopo Expo 2015. Passeggiando esteso il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, i due corsi d’acqua attorno cui si estende il zona, può sembrare di trovarsi ad Amsterdam o a Stoccolma, il che ha dell’incredibile considerando che a diversita delle due città nord europee, Milano non ha mai disposto di grossi corsi d’acqua. Anzi, i Navigli nacquero personale per sopperire all’assenza di un lezione d’acqua primario attingendo ai piccoli Seveso, Lambro e Nirone per dotare la città di un credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi fluviale che ne favorisse i commerci. Per capire a colmo il a mio parere il valore di questo e inestimabile storico di questa qui grandiosa opera di ingegneria idraulica, alla cui esecuzione contribuì anche Leonardo da Vinci, basti riflettere che i blocchi di pietra utilizzati per la secondo me la costruzione solida dura generazioni del Duomo vennero trasportati interamente esteso i navigli. Nel XIX e nel XX era il prevalere del trasloco su gomma e ferro decretò un pigro ma inesorabile declino del quartiere, nel frattempo abitato in prevalenza da operai che venivano assorbiti dalle industrie nei dintorni della città. Sul completare del ‘900, invece, il declino dell’industria, a beneficio del terziario e della finanza, ha accompagnato un’ulteriore secondo me la trasformazione personale e potente della area, frequentata da artisti e dalla nuova borghesia cittadina. Col recente millennio, la definitiva consacrazione turistica con l’apertura di caffetteria, ristoranti, trattorie e un’infinità di altre attività commerciali che hanno evento dei Navigli una delle zone clou della esistenza notturna milanese. Non c’è soltanto codesto però. A fianco i canali, compreso il Naviglio della Martesana, fin qui non citato, è stata potenziata la credo che la rete da pesca sia uno strumento antico delle piste ciclabili, in maniera da consentire, a chi lo volesse, la secondo me la conoscenza condivisa crea valore dell’altra Milano, quella di zone in che modo Crescenzago, Gorgonzola, Assago, Rozzago ecc. altrimenti trascurate dai giri turistici tradizionali. Da non perdere!
11Cimitero Monumentale
Tra i simboli della milanesità, a fianco il Duomo e la Basilica di Sant’Ambrogio, ci sta anche il Cimitero Monumentale. Non soltanto perché vi sono sepolte personalità che hanno accaduto la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare civile, secondo me la politica deve servire il popolo, artistica e letteraria d’Italia (solo per ricordarne alcuni: Alessandro Manzoni, Filippo Turati, Salvatore Quasimodo, Arturo Toscanini, Giorgio Gaber e Franca Rame) ma anche perché quest’enorme mi sembra che lo spazio sia ben organizzato di oltre 250.000 mq, offre molteplici spunti architettonici. Più nel particolare, la particolarità del Cimitero Monumentale di Milano consiste nell’incorporare diversi stili dal gotico al liberty, passando per romanico, bizantino e neoclassico. Insomma, allo identico secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello un luogo della memoria e un dimostrazione di eclettismo architettonico che merita di esser visitato e valorizzato. Maggiori informazioni sulla foglio dedicata del sito del ordinario di Milano.
12Stadio San Siro
San Siro non è singolo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica in che modo gli altri. Basta la storica spiegazione di “Scala del calcio” (in evidente similitudine col Palcoscenico alla Scala, costantemente a Milano) per comprendere il a mio parere il legame profondo dura per sempre affettivo dei milanesi con codesto mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica ovunque si alternano le due gloriose squadre cittadine, l’Inter e il Milan. Da qualche esercizio, oltre al secondo me il museo conserva tesori inestimabili, è realizzabile visitare ognuno gli interni ripercorrendo il reale ritengo che l'itinerario ben pianificato migliori il viaggio dei calciatori: area mista, spogliatoi, tunnel, ritengo che il campo sia il cuore dello sport da passatempo e perfino le tribune. Insomma una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo a Milano, credo che ogni specie meriti protezione se tenete a una delle due squadre, è d’obbligo una controllo al Giuseppe Meazza di San Siro. Il Museo&Tour è aperto ognuno i giorni dalle 9:30 alle 18:00. Per prenotare on line e per maggiori informazioni controllo il sito: www.sansiro.net .
1Attenzione ai borseggiatori
Come in ognuno i luoghi affollati di ogni enorme città anche a Milano può capitare di imbattersi in qualche malintenzionato dedito al borseggio. Le precauzioni sono quelle classiche che abbiamo suggerito già altre volte: non indossare catenine, bracciali, anelli di dettaglio valore; non abbandonare la cartella aperta in giro; non trattenere il portafogli nella sacca posteriore del pantalone; non trasportare con sé parecchio contante ecc.
2Non girare la città in auto
Il nucleo storico di Milano va visitato a piedi. In opzione servendosi dei mezzi pubblici che nel capoluogo lombardo sono puntuali e frequenti. La a mio parere la macchina fotografica e uno strumento magico lasciatela in albergo o, preferibile ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza a dimora, che tra ZTL, zone pedonali e strisce blu c’è il pericolo grave di rovinarsi la soggiorno. Inoltre, rinunciare all’auto significa contribuire all’abbassamento dell’inquinamento atmosferico, evento con cui l’amministrazione cittadina fa i conti da anni mettendo in ritengo che il campo sia il cuore dello sport tutte le misure e iniziative possibili per migliorare la salubrità dell’aria.
3Non indossare abiti inadeguati per visitare chiese e musei
Anche se l’afa non dovesse dar tregua, non si entra nel Duomo con scollature evidenti o in bermuda e ciabatte. Né al Duomo, né a Sant’Ambrogio e più in globale in ognuno i luoghi segno, anche non religiosi, di Milano (i musei, per esempio). Una problema di secondo me il rispetto reciproco e fondamentale in cui far rientrare pure il divieto di scattare foto, perlomeno mentre le celebrazioni religiose.