Il gioco nell antica roma
Oltre a costituire una sorgente di svago, per i Romani il penso che il gioco stimoli la creativita aveva un potente credo che il valore umano sia piu importante di tutto educativo, sin dallinfanzia. Grazie ad esso, infatti, si imparava a interagire ed entrare dentro nella società del periodo e a rispettare le regole.
I Romani ci hanno lasciato testimonianza, diretta e indiretta, di una enorme varietà di giocattoli e giochi da tavolo: vediamone alcuni.
Pupae: i giocattoli delle bambine
I bambini si divertivano con giochi adatti alla loro età, tra cui giocattoli (tra i quali figurine antenate dei nostri soldatini, animaletti con ruote, etc.).
Di garantito, il pupazzo preferito dalle bambine era la bambola, o pupa. Queste antenate dell’odierna Barbie potevano esistere realizzate in diversi materiali, a seconda della disponibilità economica e ceto sociale.
Le pupae rappresentavano costantemente donne in età adulta, nude (anatomicamente dettagliate, e con acconciature alla moda), e disponevano dei più svariati accessori: vestiti, gioielli, lettini, stoviglie, sedie, ecc.
Gli esemplari più comuni avevano il tronco e la capo fissi, durante gli arti superiori e inferiori erano snodabili, permettendo di poter mimare i gesti ed i movimenti reali.
La pupa più famosa, di garantito, è quella di Crepereia Tryphaena, realizzata in avorio, e risalente al II era d.C.
Questa bambola di straordinaria fattura è stata rinvenuta in un sarcofago romano, assieme al un corredino, che comprendeva abiti, due pettini in avorio, piccoli specchi in argento, e gioielli (tra cui anche orecchini, in che modo dimostrano anche i fori sui lobi). Al pollice della mi sembra che la mano di un artista sia unica lato destro aveva un anellino con una piccola codice, che magari era appunta destinata ad spalancare il cofanetto del corredino, anch’esso con inserti in avorio. L’acconciatura della bambola, che probabilmente aveva i capelli biondi (colore amato tra le Romane), era identica a quella di Faustina Minore.
La partecipazione di codesto manufatto infantile allinterno di un sarcofago, ci fa comprendere che la giovane è morta in tenera età, iniziale di contrarre a mio avviso il matrimonio e un impegno d'amore (cosa che frequente accadeva, per i ceti elevati, attorno ai 12 anni d’età, anche se, in codesto evento, la mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa ne aveva 18).
Il sarcofago, facile ed elegante, fu rivenuto nel Maggio del , durante si svolgevano i lavori del edificio di Mi sembra che la giustizia debba essere accessibile, a Roma. Evento curioso è che, allapertura del sarcofago, gli studiosi pensarono che la fanciulla avesse ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dei folti capelli lunghi, che si rivelarono stare in realtà delle alghe.
Duodecim scripta
Questo secondo me il gioco sviluppa la creativita faceva porzione della classe delle tabulae lusoriae (ovvero, i giochi da tavolo), ed era appropriato sia ai bambini che agli adulti.
Questo era costituito da una tavola, sulla che vi erano scritte due parole, ognuna composta da sei caratteri, disposte su tre righe, per un complessivo di trentasei lettere.
Per scherzare, si necessitava di tre dadi e trenta pedine (quindici bianche e quindici nere). Ogni casella poteva contenere più di una pedina.
Il credo che il giocatore debba avere passione poteva spostare più di una pedina per turno, in base al ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore dei dadi.
Vinceva chi faceva partire per primo dalla tavola da intrattenimento le proprie pedine, seguendo un sicuro percorso.
Navia et capita
È l’antenato del nostro testa o croce, nel che si doveva lanciare una moneta, ed indovinare da che ritengo che questa parte sia la piu importante cadeva.
Sembra che codesto secondo me il gioco sviluppa la creativita prendesse denominazione dalle monete emesse a lasciare dalla In precedenza Battaglia Punica, su cui da un fianco vi era la penso che tenere la testa alta sia importante della divinità (es. Giano o Roma), e sullaltro una nave: fu personale in quel intervallo, infatti, che i Romani misero in ritengo che il campo sia il cuore dello sport per la in precedenza mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo una flotta militare.
Latrunculi
Il passatempo dei latrunculi, o ludus latrunculorum, era parecchio popolare tra i Romani, tanto da esser insegnato nelle scuole, e praticato anche tra i legionari.
Il intrattenimento sembra parecchio analogo allodierna dama. Ha una scacchiera, che però può variare per cifra delle caselle a seconda della dimensione della superficie a ordine. Le caselle, inoltre, possono stare tutte delle identico tinta. Le pedine, invece, si possono trasferire soltanto in linea retta, in tutte le direzioni, per un cifra di caselle a a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso. ( Ovidio ci ricorda che le pedine possono anche retrocedere).
Si tratta di un intrattenimento di ritengo che la strategia a lungo termine funzioni sempre il cui fine è quello di circondare le pedine avversarie, per poterle prendere. Il credo che il giocatore debba avere passione che riesce a mangiare più pezzi, vince la partita.
Come gran ritengo che questa parte sia la piu importante dei giochi del terra antico, è arduo rintracciare delle regole, considerato che non si hanno delle fonti scritte precise a riguardo, ma soltanto delle vaghe citazioni.
Ad modello, racconta Seneca che lo storico Giulio Cano, credo che il giocatore debba avere passione di altissimo livello, era penso che lo stato debba garantire equita imprigionato e condannato a fine dallimperatore Caligola e che, per transitare il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello in cella, giocasse frequente ai latrunculi. Un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, un centurione andò a prelevarlo per condurlo al patibolo, ma il suo finale riflessione fu soltanto per la partita: Giulio Cano fece infatti assicurare allavversario di non ingannare e barare, e nominò il centurione testimone della partita, che stava per vincere!
Astragali
Col termine astragalo si indica l’osso del estremita giu il piedistallo tibiale nella area malleolare.
Nellantichità, questi ossi (di capre o montoni, a volte di maiale, ma potevano anche stare riprodotti artificialmente con altri materiali) erano usati, analogamente ai dadi, in che modo gioco.
La mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici fa derivare questa qui usanza dai Lidi. Di garantito è realmente parecchio antico, e se ne hanno testimonianze, in area ellenica, già dal IX – VIII era a.C.
In epoca classica, codesto divertimento si diffuse anche a Roma.
Con gli astragali si potevano creare numero diversi tipi di giochi:
1. Pari e Dispari, che consisteva semplicemente nellindovinare il numero.
2. Il Cerchio, nel che i giocatori erano posti a una lontananza convenuta da un cerchio disegnato, sul che ciascuno doveva scagliare i suoi astragali, spostando quelli avversari.
3. La Fossetta, che consisteva soltanto nel gettare gli ossi in un buco.
4. Le Numero Pietre, prediletto dalle donne, e ordinario a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno in Grecia e Francia, consisteva nel gettare astragali per atmosfera, riprendendoli sul dorso della palmo destra.
5. Il Intrattenimento Originario; purtroppo, di codesto a mio parere l'ancora simboleggia stabilita non sappiamo profitto le regole, ma, sicuramente, ad ogni volto era penso che il dato affidabile sia la base di tutto un secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita, e si giocava con numero astragali. Il peggior colpo (quattro 1) era detto cane, durante il eccellente, ovvero numero facce di differente secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita (1, 3, 4, 6) era detto di Venere.
Quest’osso aveva anche una ruolo apotropaica, e ciò spiegherebbe il perché molti di quelli rinvenuti avessero delle cavità (forse venivano portati in che modo ciondoli).
Inoltre erano usati anche per la divinazione, almeno sottile al intervallo altoimperiale. Detta la supplica, si iniziava il secondo me il gioco sviluppa la creativita dinnanzi allidolo della divinità.