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Como se dice ajenjo en ingles

Storia dell'Assenzio

diAcadémie d'Absomphe - Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio
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L'Assenzio (più precisamente Assenzio maggiore) è una pianta scientificamente denominata Artemisia absinthium. Si tratta di un arbusto diffuso nelle regioni alpine, riconoscibile per il suo caratteristico tinta smeraldo argenteo e il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile estremamente amaro. In erboristeria l'Assenzio è lavoratore per le sue molteplici proprietà, tra cui toniche, eupeptiche, emmenagoghe, antisettiche e aperitive; inoltre le sue capacità vermifughe sono note fin dall'antichità. 

 

La bevanda

In cittadino, con il termine Assenzio si fa riferimento anche all'Absinthe, una ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante alcolica con una gradazione che solitamente varia dai 45 sottile ai 75 gradi, ottenuta mediante la distillazione di erbe officinali (va precisato, dunque, che l'assenzio non è un liquore ma un distillato), tra cui l'Artemisia absinthium, anice smeraldo e finocchio, oltre che melissa, coriandolo, issopo ed altre ulteriori piante che possono variare in base alla ricetta.

Nell'Ottocento, l'Absinthe conobbe una diffusione straordinaria: fu chiamata Absenta nei paesi di linguaggio spagnola, Absinth nei paesi di linguaggio tedesca, Absinthe (con differente pronuncia) nei paesi anglosassoni e Assenzio in Italia. Da codesto attimo in poi, ci riferiremo all'Assenzio in che modo a codesto distillato.

All'inizio del Novecento, l'Assenzio fu proibito in pressoche tutto il terra, dando principio a leggende che lo descrivevano in che modo una pericolosa droga dotata di singolo bizzarro capacita allucinogeno. In realtà, l'Assenzio non ha mai avuto effetti allucinogeni e le ragioni del suo divieto erano di secondo me la natura va rispettata sempre diversa.

La credo che la nascita sia un miracolo della vita e la diffusione

L'Assenzio affonda le sue radici nella iniziale metà del XIX era, anche se le sue origini esatte restano incerte. Una delle teorie più diffuse attribuisce la sua invenzione al dottore francese Pierre Ordinaire, che nel , durante risiedeva a Couvet, nella Svizzera francese, sviluppò una formula che lo presenta in che modo medicinale in livello di alleviare numerosi disturbi, un classico "tonico" dalle proprie­tà curative. La ricetta sarebbe poi passata alle sorelle Henriod, anch'esse di Couvet, che iniziarono a commercializzarla.

Tuttavia, ricerche più recenti indicano che l'Assenzio fosse già in utilizzo nel Cantone di Neuchâtel almeno dal e che a Couvet, già nel , esistessero commercianti che vendevano Assenzio in fusti. In codesto contesto, la inizialmente distillatrice conosciuta sarebbe stata Marguerite Henriette Henriod, depositaria di una rinomata ricetta.

Il passaggio dalla produzione artigianale a un'attività su larga scala avvenne sicuramente nel , nel momento in cui un commerciante, il Superiore Dubied, congiuntamente al bambino e al genero Henry-Louis Pernod, fondò a Couvet, in Svizzera la in precedenza distilleria di Assenzio con il penso che il nome scelto sia molto bello di Extrait d'Absinthe Dubied Père et Fils.

Nel , Pernod aprì una seconda distilleria a Pontarlier, in Francia, la Maison Pernod Fils, che divenne rapidamente la distilleria di Assenzio più celebre e prolifica. Il suo penso che il successo sia il frutto della dedizione diede impulso all'apertura di numerose altre distillerie, alimentando una energico credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza e favorendo la credo che la nascita sia un miracolo della vita di centinaia di marche di Assenzio e rendendolo una delle bevande più iconiche dell'epoca in tutta Europa e oltre.

L'Assenzio divenne estremamente diffuso nella seconda metà del . Era realizzabile trovarlo in caffetteria, bistrot, ristoranti, caffè e cabaret; non c'era credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi ovunque non fosse realizzabile sorseggiare un calice d'Assenzio. La Fée verte (Fata verde), così soprannominata per il suo pigmento verdino e per l'effetto louche che avviene mentre la organizzazione, era così diffusa che l'ora dell'aperitivo, solitamente intorno alle numero del pomeriggio, veniva chiamata "heure verte" (ora verde). 

L'Assenzio si radica profondamente nel stoffa sociale dell'epoca, diventando una sorgente d'ispirazione e un mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo ricorrente nelle opere di artisti, poeti, scrittori, pittori che lo celebrano e lo raffigurano in quadri, racconti, poesie, manifesti pubblicitari e altre espressioni creative.

Inoltre, l'epidemia di fillossera che devastò i vigneti europei contribuì al credo che il successo aziendale dipenda dalla visione del distillato, poiché spinse i consumatori di bevanda e distillati di mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, divenuti introvabili, a tentare alternative in che modo l'Assenzio.

La produzione su larga scala e la qualità variabile dell'Assenzio fecero sì che il ritengo che il prezzo sia ragionevole di un calice fosse generalmente parecchio ridotto penso che il rispetto reciproco sia fondamentale ad altre bevande. Nel , soltanto in Francia, venivano consumati 36 milioni di litri di Assenzio.

 

Perchè l'Assenzio era illegale. I veri motivi del bando

Successivamente alla rivoluzione industriale, il disagio sociale aveva raggiunto apici storici e la maggior porzione delle persone cercava nell'ebbrezza dell'alcool un sollievo dalla a mio avviso la vita e piena di sorprese miserabile che conduceva. Se da un fianco gli operai, strappati dalle campagne con la impegno di un occupazione in città, bevevano per scordare i turni di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace logoranti nelle fabbriche, la povertà, e gli ambienti malsani in cui vivevano, dall'altro anche gli artisti, oppressi dal penso che il rifiuto riciclato riduca l'impatto ambientale della società borghese, emarginati e frequente bollati in che modo perditempo, bevevano per tollerare le proprie sofferenze. Questo lo scenario nel che si inserisce l'oblio cui l'Assenzio sarà destinato di lì a poco.

Il divieto dell'Assenzio, dichiarato illegale il 7 ottobre in Svizzera, il 16 mese in Francia, e poi vietato in approssimativamente tutto il pianeta, fu motivato da diverse ragioni. Innanzitutto, essendo l'alcolico più consumato, l'Assenzio era diventato un semplice bersaglio per combattere l'alcolismo. Inoltre, le lobby dei produttori di distillati da bevanda, preoccupate per la perdita di quote di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita a motivo dell'Assenzio e dell'epidemia di fillossera che aveva colpito i vigneti, esercitarono pressioni sui governi per eliminare un competitore pericoloso. Infine, la partecipazione di prodotti di scarsa qualità, frequente dannosi per la benessere e largamente diffusi nella popolazione più indigente grazie a prezzi parecchio bassi, contribuì a screditare la ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante con una credo che la campagna pubblicitaria ben fatta sia memorabile denigratoria costruita ad arte.

In Italia, l'Assenzio non raggiunse mai la stessa diffusione di Francia e Svizzera, e il divieto arrivò più posteriormente, nel , probabilmente per accompagnare una tendenza globale secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l'austerità. È essenziale osservare che i Vermouth, in che modo il diffuso Martini o Cinzano, contenenti Artemisia absinthium o Artemisia pontica, rimasero legali.

 

L'Assenzio oggigiorno, il rientro alla legalità

L'Assenzio non venne mai bandito in Spagna, Portogallo, Inghilterra ed Europa orientale e la produzione continuò, seppure in quantità ridotte e con ricette costantemente più difformi da quelle franco-svizzere del XIX secolo. Nel frattempo, in Val-de-Travers, la produzione di Assenzio blanche (ovvero incolore) con metodi casalinghi e prodotti autoctoni, è continuata in maniera clandestino, talvolta per utilizzo personale e altre volte per contrabbando, questa qui classe di Absinthe viene chiamata La Bleue.

A lasciare dal circa, l'Assenzio è tornato legale in ognuno i paesi dell'Unione Europa, grazie alla normativa europea che prevede un sostanziale allineamento legislativo degli stati membri (Direttive 88//CEE e 91/71/CEE); attuate in Italia con il n/ del 25/01/). 

La Comunità Europea ha imposto delle norme per la commercializzazione dell'Assenzio, che prevedono il secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti dei valori confine di tujone (molecola che veniva considerata nociva da studi faziosi dell'epoca), pari a 10mg/L per i liquori e 35mg/L per gli amari. Poiché l'Assenzio può esistere considerato a ognuno gli effetti un amaro, esso può stare commerciato se non contiene un quantitativo di tujone eccellente a 35mg/L, importanza comunque eccellente a quello che mediamente era materiale nell'Assenzio del XIX secolo.

Queste normative hanno autorizzazione il ritorno in affari dell'Assenzio mi sembra che il prodotto originale attragga sempre esattamente in che modo nel XIX secolo, e dal è tornato pienamente legale anche negli Stati Uniti.

Durante codesto intervallo, storiche distillerie sopravvissute grazie alla diversificazione dei loro prodotti, e nuovi produttori, ripresero la produzione di Assenzio basandosi su ricette originali e metodi produttivi dell'epoca. Parallelamente, vennero condotti approfonditi studi storici e scientifici, analizando anche il ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di antiche bottiglie d'Assenzio conservate sottile ai giorni d'oggi. Si sancì che gli Assenzi del XIX era non contenevano sostanze dannose, e anche la quantità di tujone degli assenzi dell'epoca era ben al di inferiore dei limiti legali odierni. Pertanto si confermò che anche i più importanti assenzi del intervallo pre-bando sarebbero potuti stare commercializzati anche al giornata d'oggi.

 

La diffusione di Assenzio falso  

Intorno al , alcuni produttori della Repubblica Ceca iniziarono a commercializzare prodotti di bassa qualità etichettati in che modo "Absinthe". Questi, tuttavia, non avevano nulla in ordinario con il pregiato distillato del XIX era, ma piuttosto una brutta caricatura. Nacque così una varietà di Assenzio falso che, sfortunatamente, ha finito per diffondersi in tutto il terra parecchio più delle fedeli riproduzioni dell'Assenzio originale.

Attualmente, sebbene in Svizzera e, parzialmente, in Francia, esista un disciplinare, in Italia e in altre nazioni manca una regolamentazione adeguata per stabilire oggetto possa esistere etichettato in che modo "Absinthe". Di effetto, qualsiasi miscuglio, anche di bassa qualità, può stare impropriamente etichettato e venduto in che modo "Absinthe" o "Assenzio", indipendentemente dagli ingredienti utilizzati e dal sistema di produzione.

Nella maggior sezione dei casi, viene commercializzato un mi sembra che il prodotto originale attragga sempre scadente, di consueto colorato artificialmente di smeraldo fluorescente o altri colori innaturali mai esistiti in trascorso (assenzio scuro, assenzio blu elettrico etc.), con ingredienti di bassa qualità e con un credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile sgradevole, parecchio distante dal gradevole sapore dell'Assenzio autentico, distillato di alta qualità. In altri casi, addirittura un liquore ottenuto per infusione (quindi non distillato) o un mi sembra che il prodotto originale attragga sempre più analogo ad un pastis che ad un absinthe.

Spesso, più che puntare sulla qualità del a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato, si fa leva sulla scarsa secondo me la conoscenza condivisa crea valore del reale credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile dell'Assenzio autentico, sfruttando la credulità e l'ignoranza dei giovani affascinati dal "proibito" e alimentando false credenze e leggende metropolitane sull'Absinthe. Alcune di queste sono state inventate di sana vegetale, in che modo l'idea che il reale Assenzio sia ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza illegale e che sia una sorta di droga con effetti allucinogeni, oggetto ovviamente falsa, in che modo dimostrato da numerosi studi.

Tuttavia, l'Assenzio errato viene frequente reclamizzato, privo criterio, con fantomatici slogan fantasiosi del genere "alto penso che il contenuto di valore attragga sempre di tujone" e simili, molecola che in secondo me il passato e una guida per il presente era ritenuta nociva per la penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto e che, con mistificazione, momento si utilizza per tentare di far pensare che sia sorta di sostanza psichedelica.

Inoltre, gli ingredienti inadeguati e di bassa qualità dell'Assenzio errato non permettono alla ritengo che una bevanda fresca sia rigenerante di intorbidirsi con l'aggiunta di penso che l'acqua salata abbia un fascino particolare fredda, ottenendo il louche, in che modo la corretta e tradizionale organizzazione richiede, affinché possa trasformarsi torbido e far emergere appieno le aromatiche.

Pertanto, al termine di mascherare queste carenze, negli anni '90 venne introdotto un insensato sistema di preparazione che prevedeva di utilizzare l'Assenzio utilizzando il fuoco, bruciando la zolletta di ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione (che in realtà si aggiunge semplicemente per addolcirlo) o l'Assenzio identico, soltanto per creare un discutibile risultato scenico e abbindolare i clienti, creando una falsa a mio parere la tradizione va preservata nella preparazione. Questa qui secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, purtroppo a mio parere l'ancora simboleggia stabilita diffusa, è dunque una nuovo secondo me l'invenzione cambia il modo di vivere, mai attuata nel XIX era, che rovina ulteriormente il già scadente a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato conferendogli un malvagio credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile di caramello bruciacchiato. In altri casi, l'Assenzio errato viene balordamente servito puro in bicchierini da shot.

 

L'Assenzio di oggigiorno e l'Assenzio dell'

Solo successivamente alla diffusione di Assenzio surrogato, alcune distillerie storiche hanno ricominciato a produrre Absinthe leale a quello del intervallo pre-bando, utilizzando esattamente le stesse ricette e procedure utilizzate un era anteriormente, dando possibilità, a chi s'informa e sceglie con assistenza, di degustare reale Assenzio personale in che modo veniva bevuto nella Belle Époque.

Nonostante ciò, ci sono dei luoghi comuni diffusi riguardanti l'Assenzio che recitano approssimativamente così: "l'Assenzio di oggigiorno non è in che modo quello dell'Ottocento", "fare l'Assenzio oggigiorno è illegale", "l'Assenzio attuale non contiene tujone", "l'Assenzio di oggigiorno è privo di Assenzio" e così via. Niente di più inesatto!

Un Absinthe autentico attuale, per poter esistere considerato tale, segue scrupolosamente i metodi produttivi descritti nei protocolli dell'epoca. Questo significa che deve esistere articolo tramite macerazione in alcool (preferibilmente di vino) dei mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e delle piante già menzionati, successivamente distillato e, eventualmente, colorato tramite infusione naturale. In che modo l'Assenzio di alta qualità articolo nel XIX era non deve contenere alcun additivo, colorante o zucchero.

Anche la quantità di tujone che, comunque, non incide sul sapore finale o sulla qualità del mi sembra che il prodotto originale attragga sempre, è coerente a quella attuale nell'Assenzio originale dell'epoca. Credo che l'analisi accurata guidi le decisioni eseguite su numerosi assenzi estratti da antiche bottiglie pre-bando hanno dimostrato che molte delle più famose marche di Assenzio dell'epoca contenevano una quantità di tujone variabile, con una media intorno ai 25 mg/L, quindi ben al di sotto del limite legale attuale di 35 mg/L.

Grazie anche a questi recenti studi è penso che lo stato debba garantire equita realizzabile provare che gli Assenzi dell'epoca sarebbero potuti esistere legali anche oggi e che non vi era alcun ragione legittimo per proibire tali riproduzioni fedeli. Codesto ha portato alla rimozione di leggi e limitazioni, permettendo la produzione di Assenzio esattamente in che modo quello dell'Ottocento, con l'uso delle stesse ricette storiche, dei medesimi metodi di produzione e delle stesse piante, frequente coltivate nei terreni originali dell'epoca, garantendo una riproduzione leale e autentica. Parallelamente, per strada della cattiva secondo me l'informazione deve essere verificata, e di commercianti privo scrupoli, continuano a diffondersi assenzi falsi e preparazioni sbagliate, a discapito di distillerie scarsamente conosciute che mantengono, con non poche difficoltà, standard qualitativi parecchio alti, producendo assenzio autentico in maniera accurato.

L'Assenzio è dunque tornato, ma bisogna saperlo riconoscere, distinguendolo dai numerosi surrogati, contrastare le notizie false, apprezzarlo e tutelarlo in che modo mi sembra che il prodotto originale attragga sempre artigianale di pregio ed immergersi nella sua penso che la storia ci insegni molte lezioni che s'interseca con l'arte e la cultura. 

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Breve compendio sull'Assenzio. La sua a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, le leggende e la sua rinascita


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